Chi viene alle mie serate oramai sa che la mia modalità è sempre una proposta di ascolto attivo dove c'è la possibilità di mettersi in gioco ed esplorarsi.

L’anima parla in modalità analogica, per immagini, l’anima è amorale, non è etica, bensì estetica.

La mente essendo duale ha bisogno di etica e di morale. Noi soffriamo perché utilizziamo la mente per dare risposte a domande trascendenti, che sono compito dell’anima.

L’inganno sta proprio nell’ inversione delle nostre parti interne: la mente deve essere al servizio dell’anima e non viceversa.

Fino a che cercheremo di spiegare in maniera logica e razionale tutti i grandi avvenimenti che ci smuovono interiormente saremo sempre prigionieri della mente.

Esiste una grossa differenza tra giustizia e armonia, e le carte dei tarocchi ce la portano bene nelle carte.

Giustizia viene prima della carta dell’eremita, la crisi, il nostro Saturno interiore. Saturno è il nostro Super-Io, Saturno è il confine oltre il quale dimora il trascendente, la parte che va oltre l’Io, un Io che noi normalmente viviamo attraverso il nostro principio di personalità. Questa è la prima sfida: uscire dagli ordini precostituiti dal nostro Super-Io, perché nasce la necessità di andare a pescare contenuti dal Sè ed integrare un nuovo pezzettino. Il terrore del nostro Super-Io è quello di svanire, per questo lotta con tutte le sue forze e si attacca al senso di tutto quello che ha definito.

Temperanza invece, portatrice di armonia, risiede prima della carta del diavolo, l’ultima prova per la personalità, per vedere i residui dei nostri attaccamenti. La carta del diavolo può rappresentare  Plutone, le nostre pulsioni più profonde, le pulsioni delle nostra parte più profonda, inconscia. Plutone ci fa andare giù per vedere se c’è ancora qualcosa nella nostra cantina che ha ancora bisogno di essere visto prima di farci salire.

Entriamo nel profondo della nostra anima.

Giustizia ha due piatti in mano, esiste ancora la separazione, esiste ancora il giusto e lo sbagliato. Temperanza non ha un sesso, è maschile e femminile, è un principio spirituale (angelo) che poggia i piedi sulla terra, il principio materiale. Temperanza tiene due giare in mano, e il contenuto delle due giare lo mescola, non c’è più separazione tra il giusto e lo sbagliato! Si passa da un equilibrio di giustizia, alla miscelazione ed integrazione in armonia di temperanza.

Giustizia portando equilibrio, rischia di portare staticità, e nell’universo nulla è statico. Se l’anima è estetica cerca il bello, e la bellezza è armonia delle parti, non perfezione, la perfezione è diabolica, affascina e trae in inganno.

Giustizia ha una grande spada in mano, simbolo del mentale, c’è bisogno di razionalità per emettere giudizio.

Nello schema dei tarocchi Giustizia governa la linea di mezzo, alla fine della quale arriva temperanza, e al di sopra della giustizia, nella linea di cielo, compare il diavolo.

Il diavolo nella carta dopo è pronto a farci vedere dove cade la nostra ombra, dove giace tutto ciò che non accettiamo di noi perché lo ripudiamo, la nostra morale non lo accetta: quella nostra parte è sbagliata. Come ho detto nello scorso post sul diavolo (se ti va ti invito a rileggerlo), se la mente invade questo campo cristallizza tutto.

Lo yoga e l’ Ayurveda questo passaggio lo spiegano molto bene: la sofferenza e la malattia sono frutto di un errore dell’intelletto. Fino a che ci identificheremo esclusivamente nel nostro corpo psico-fisico, allora saremo soggiogati dalle tre energie, dai tre guna… quando comprendiamo che la nostra parte animica è incorruttibile, allora entriamo davvero nel concetto di armonia, perché ogni cosa è così come deve essere, semplice manifestazione dell’energia divina, e di conseguenza la nostra azione diviene disinteressata, perché colma del principio spirituale che tutto ha creato: l’amore.

Ecco l’ultimo passo che è pronto a scagliarci verso le carte più alte del nostro cammino: se accettiamo tutte le nostre parti, se diventiamo integri, allora crollano tutte le nostre sovrastrutture ( la maison diev) e ci manifestiamo veri e puri per quello che siamo veramente (la stella).

E se siamo colmi del principio Universale, allora non esiste più separazione, e vedo l’altro distinto ma non separato da me, e se ri-conosco me, sono pronto a ri-conoscere l’altro, il principio femminile e il principio maschile (sole e luna), come in alchimia, tornano all’uno.

Guerra e separazione non esistono più se la guerra e la separazione interne lasciano spazio all’integrazione delle nostre parti.

Come sopra così sotto, come fuori così dentro…

Questo significa che non posso pensare che una cosa sia giusta o sbagliata? Assolutamente no. Significa semplicemente accorgermi che sto esprimendo un giudizio, che è parziale, perché il vero giudizio arriverà con la carta  20, quando ogni parte di noi sarà completamente integrata, la visione è più ampia, più alta, fuori dallo spazio tempo, impersonale. Per questo spesso si dice che per poter giudicare bisognerebbe entrare nelle scarpe di quel qualcuno, anche solo per un giorno, e conoscerne passato, presente e futuro, cosa che non può fare nemmeno la persona stessa.

Significa che devo smettere di giudicare? Assolutamente no. Anche perché se penso che devo smettere di giudicare sto già esprimendo un giudizio. Significa semplicemente accorgerci che non possiamo esimerci dal poterlo fare, perché siamo umani. Ed accorgerci di questo ci può permettere di alleggerirci dal senso di colpa, e ci permette di essere leggeri, che non significa essere superficiali.

Riporto una frase di Italo Calvino in merito: “Prendete la vita con leggerezza, che leggerezza non è superficialità, ma planare sulle cose dall'alto, non avere macigni sul cuore.”

Riappropriamoci del senso estetico delle cose, riappropriamoci dei nostri sensi, il mezzo con cui Anima esperisce, impariamo a vivere e circondarci di bellezza, le bellezza dell’ imperfezione, la bellezza dell’errore, la bellezza delle ombre, delle nostre ombre, la bellezza delle differenza, la bellezza delle mancanze che rendono ciò che c’è ancora più bello… impariamo dalla natura, lei è maestra in questo…solo così possiamo fare anima, vedere anima, vedere finalmente l’anima dell’altro..