Luna piena in scorpione! È la luna del Wesak, la luna del risveglio, siamo chiamati a guardare nel profondo di noi stessi e permetterci, grazie alla congiunzione di Urano al Sole, di fate un passettino in più verso il risveglio della nostra parte più autentica ed essere quindi più in linea con il nostro percorso individuativo.

Energie molto dense si muovono in questi giorni. Mercurio e Plutone, i due pianeti “investigativi” e che assieme a Marte lavorano con le energie scorpioniche, sono retrogradi, Marte è in Cancro e lancia una mano alla luna che è alla fine della via combusta.

Ma la luna quadra anche la Lilith, per cui con questo cielo c’è ancora un po’ di tensione (il sole è congiunto a Urano e Mercurio), il rischio di rimuginazione o di esplosione/implosione è alto, così come la frustrazione e la tensione interni: ciò che era nascosto ora non lo è più, ed è inevitabile che questo crei dolore o sofferenza.

Ora quello che c’è da capire è se ci si vuole attaccare al dolore, tipico di questa energia scorpionica, e trasformarlo in sofferenza per trovare l’ennesimo capro espiatorio, oppure se si vuole affrontare il dolore tirandosi su le maniche e cercare di investire energie sul da farsi per effettuare il cambiamento necessario per renderci più autentici, reali, concreti e affini alla nostra vera essenza.

Le energie sono proprio cristalline nel portare a galla tutto quello che in questi mesi si è cercato a volte di ributtare sotto il tappeto. Con questa eclissi che noi vogliamo o meno il dado è tratto, ma dentro di noi sappiamo che anche se proveremo a incolpare qualcuno delle nostre delusioni, sarà difficile non ammettere che abbiamo contribuito non prendendoci la nostra responsabilità in tutto questo, anche se sicuramente le persone non ancora pronte a questo riusciranno nel loro intento.

Sono momenti difficili? Assolutamente. Ma se rimaniamo nel ruolo delle vittime potremo solo augurarci di rimanere in questa situazione ancora per molto tempo e portare nella palude anche chi ci sta attorno, sempre che nel frattempo loro non scelgano di andarsene facendoci cuocere nel nostro stesso brodo. Così avremo un’altra occasione per prendercela con gli altri o con il mondo, e cosa avremo cambiato? NULLA!

Impariamo a vedere e riconoscere la nostra parte che gioca il ruolo della vittima e che si nutre di questo malessere per poter perpetuare la nostra zona di comfort, che a ben vedere forse non è poi cosi comfort. Ma la nostra psiche cerca di farci rimanere in una zona che ben conosce perché la paura di qualcosa che non conosciamo è più forte della paura di ciò che si conosce bene.

L'universo ci sta ponendo davanti tutti gli imprevisti possibili per farci comprendere il non attaccamento a cose, persone, eventi: tutto ciò che oggi c'è domani potrebbe non esserci più. E quindi a cosa possiamo fare riferimento? A noi stessi! Tutto prima deve partire da noi, il resto ne è una conseguenza, non viceversa! La paura atavica che si sta risvegliando in questi mesi è proprio quella di non esistere se gli altri non ci guardano o riconoscono. e per farci vedere e riconoscere, cosa siamo disposti a fare? Fino a che punto stiamo rinunciando a noi stessi? Cosa faremmo di diverso se nel sottofondo non ci fosse questa paura?

Il grado Sabiano di questa luna dice: “bambini che giocano attorno a cinque mucchietti di sabbia”. Come se stessimo girando attorno all’archetipo che il numero 5 vuole portare: uscire dalla materia, dalla semplice struttura per andare oltre le cose, ma senza affidarci a un guru o chi di dovere (parte bassa del numero 5), bensì sviluppare la vera fiducia (in noi stessi) ed effettuare il tradimento all'esterno necessario per non tradire noi stessi.

La carta associata è il 6 di coppe e porta una energia di nostalgia guarda caso, la stessa che potrebbe portare questo cielo di luna piena, uno sguardo malinconico verso il passato che non deve diventare un attaccamento. Questa è una vera e autentica pulizia su tutti i fronti: siamo sul limitare della soglia, ciò che era e ciò che potrebbe essere, dobbiamo portare con noi soltanto ciò che serve come insegnamento dal passato per poter fare delle nuove scelte nel futuro. Mi adagio in qualcosa che conosco o rischio e intraprendo qualcosa che non ho mai fatto prima? In questo caso le emozioni contano tantissimo! Ma devono contare come strumento per farci fare delle scelte consapevoli, non devono offuscare e filtrare la realtà: dobbiamo dare loro un senso, un significato, altrimenti ne diventiamo schiavi e la nostalgia o la routine ci fa fare scelte sbagliate.

È tempo di utilizzare le energie scorpioniche e plutoniane per fare spazio, traslocare, rinnovarsi e non diventare vittime degli eventi.